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  • Immagine del redattoreDonatella Bollani

Smart living: La casa del futuro? Biofilica, ibrida e smart

Uno sguardo internazionale quello delle ricerche di PlanRadar dedicate ai principali trend dei settori ufficio, casa e architettura a livello internazionale, a cui hanno preso parte esperti che lavorano in dodici paesi nel mondo. Delle sensibilità rilevate dalla survey della nota piattaforma digitale per la gestione della documentazione, delle attività e della comunicazione nei progetti edilizi e immobiliari, ne ho parlato con Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar.

Raccolta di dati nazionale per Casa Doxa 2022 che conferma che trascorriamo più tempo nelle nostre abitazioni con una stanzialità in continua evoluzione verso concept spaziali ibridi e dotazioni sempre più digitalizzate e intelligenti.

Dalla selezione delle candidature al premio Digital360 Award sono invece emersi dieci macro settori nei quali l’IoT sarà sempre più strategico, tra questi smart building e smart city. Concludo con la ricerca: l’Osservatorio IoT sta lavorando sulla messa a punto di un modello di stima dei benefici dell’Internet of Things applicato al controllo dei consumi, non limitandosi al solo monitoraggio, ma facendo evolvere il tema dell’intelligenza applicata agli oggetti sia nel settore domestico sia in quello industriale.





L’intervista in apertura di puntata è con Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar.


PlanRadar, una delle principali piattaforme digitali per la gestione dei cantieri immobiliari in Europa, ha presentato “Le case del futuro”, il rapporto dedicato ai principali trend della casa a livello mondiale, a cui hanno preso parte esperti del settore architettura, design e gestione degli uffici che lavorano in dodici diversi Paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Austria, Francia, Spagna, Italia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia ed Emirati Arabi Uniti). Lo studio fa seguito ai primi due pubblicati nelle scorse settimane, dedicati rispettivamente al mondo dell’architettura e al comparto degli uffici.

PlanRadar è una piattaforma digitale SaaS per la gestione della documentazione, delle attività e della comunicazione nei progetti edilizi e immobiliari. La piattaforma opera attualmente in oltre 65 mercati; con sede centrale a Vienna, in Austria, l’azienda ha diciotto sedi in tutto il mondo.


Gli esiti delle ricerche ai link


Gli uffici del futuro

Fonte: Ricerca internazionale “Gli uffici del futuro”, Planradar 2022


La casa del futuro

Fonte: Ricerca internazionale “La casa del futuro”, Planradar 2022


Dati


Casa Doxa 2022, più tempo a casa in spazi “smart”

https://www.bva-doxa.com/expertise/casadoxa/

Il 19 ottobre 2022 sono state presentate alcune delle principali tendenze emerse dalla quinta edizione dell’Osservatorio CasaDoxa nel corso dell’evento “Evoluzione del vivere e dell’abitare”. I risultati della ricerca hanno affrontato il tema della casa dal punto di vista di Real Estate, Retail, Utilities, Quick Commerce e Digital, delineando le prospettive e gli obiettivi futuri dell’Home & Living.


Download del report al link


Tendenze


Dieci macro settori strategici per l’IoT emersi dalle premiazioni dei Digital360 Awards

L’Internet of Things è una delle tecnologie su cui si investe maggiormente nel nostro paese. Lo si ricava dagli ultimi dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano in base ai quali la percentuale di spesa relativa a questo mercato è pari a circa il 10% della spesa complessiva di tutte le tecnologie digitali.

Un termometro dell’ampiezza dei casi d’uso in ambito IoT e delle principali novità che li riguardano è rappresentato dai Digital360 Awards che ogni anno seleziona i migliori progetti di trasformazione digitale suddividendoli in 10 macro categorie.


Telemedicina

Quella della telemedicina è una voce importante del PNRR, che destina 4 miliardi di euro al potenziamento dei servizi domiciliari e punta a sostenere progetti “lungo l’intero percorso di prevenzione e cura” attraverso una serie di attività indicate con il prefisso tele- che coincide con il significato “da lontano”: dalla tele-assistenza alla tele-visita, dal tele-consulto al tele-monitoraggio, fino alla tele-refertazione. Molte le proposte di piattaforme centralizzate e interoperabili, collegate direttamente con il Fascicolo Sanitario Elettronico e alimentabili potenzialmente con i dati riguardanti il paziente che provengono da strutture, medici di base e Internet of Medical Things (IoMT).


Monitoraggio

Una delle sfide che l’IoT sta affrontando è quella della tracciabilità end-to-end delle informazioni in svariati campi applicativi. Per questa ragione l’Internet delle Cose tende ad esempio a integrarsi con la tecnologia Blockchain che consente di criptare i dati garantendone l’incorruttibilità lungo l’intera supply chain. Sensori che raccolgono qualsiasi tipo di parametro in funzione del caso d’uso specifico (rilevamento temperatura e umidità, smart metering, geolocalizzazione ecc.) e la cui immutabilità è certificata lungo il tragitto grazie alla Blockchain.


Smart Building

L’IoT nello Smart Building è una versione del monitoraggio che si riferisce al controllo di edifici e infrastrutture. Si integra con sistemi informativi specifici quali il BIM (Building Information Modeling) e con altre tecnologie come l’intelligenza artificiale per identificare variazioni rispetto ai modelli che si possono costruire dall’analisi incrociata di pattern e schemi ricorrenti. A fondamento di questa idea progettuale, l’IoT diventa uno strumento essenziale per l’asset management e per la gestione del ciclo di vita delle infrastrutture. L’inventario digitale, frutto della raccolta sul campo di numerosi dati, diventa così patrimonio digitale che non solo alimenta i sistemi AI, ma è interrogabile in qualsiasi momento per ottenere informazioni sullo stato in cui versa attualmente un’infrastruttura o in cui versava nel periodo preso in esame.


Digital Workplace

Le proposte focalizzate sull’ottimizzazione dell’utilizzo degli spazi e sul miglioramento dei livelli di employee experience in ufficio fanno leva sul coinvolgimento dei dispositivi IoT in un’ampia gamma di servizi: parcheggi, facility management, misurazione delle variabili interne (illuminazione, temperatura, umidità, qualità dell’aria). Inoltre, l’Internet of Things a corredo del Digital Workplace si estende ai sistemi di antintrusione, di videosorveglianza, di controllo accessi e di antincendio. Vista la varietà degli ambiti applicativi, con una conseguente complessità nella relativa implementazione, ne deriva che piattaforme, sensori e sistemi di rete generalmente sono offerti da più vendor spesso coordinati da system integrator o comunque da aziende a cui è affidata la funzione di project management.

Tecnologia che non coinvolge solo l’edificio Piattaforme per messa a sistema delle competenze, per un maggior coinvolgimento dei lavoratori.


Smart City

Riuscire a monitorare in tempo reale funzionamento e consumi dei principali apparati in dotazione alla pubblica amministrazione è una delle più importanti frontiere dell’IoT. Non a caso una parte delle proposte si riferisce alla realizzazione di piattaforme in grado di raccogliere dati dal campo per poi analizzarli. Che si tratti di impianti di illuminazione o di altri sistemi gestiti dalla PA, il monitoraggio “intelligente” grazie ai sensori installati all’interno dei vari dispositivi è uno dei trend che si sta imponendo in maniera sempre più decisiva. Con il vantaggio ulteriore di fornire una serie di dati aggregati ai fini della manutenzione preventiva, predittiva e correttiva.


User Experience

Questa tendenza va oltre quella tipica di qualsiasi dispositivo IoT che di solito prevede un insieme di servizi standard per la verifica puntuale del funzionamento dei sensori, compresi ad esempio i livelli di carica o l’abilitazione/disabilitazione di determinate funzionalità. Uno degli orientamenti intercettati dai Digital360 Awards, infatti, è l’aggiunta di tecniche di customer engagement quali survey e attività di gamification che permettano di sondare la soddisfazione degli utenti e, contemporaneamente, di migliorare la loro User Experience. È una tendenza che sta acquistando particolare valore nel mercato della Smart Home e che si inserisce in quella progressiva servitizzazione evidenziata anche dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.


Mobilità intelligente e sicura

La servitizzazione, cioè il modello di business incentrato sul passaggio dalla vendita di un prodotto a quella dei servizi a esso associati, sta prendendo piede soprattutto in aree verticali dell’IoT come quella della smart mobility. La trasformazione dei veicoli in ambienti iperconnessi porta con sé la possibile attivazione di servizi che hanno lo scopo di aumentare la sicurezza dei guidatori e di scoraggiare comportamenti impropri, collegando ad esempio quelli virtuosi a politiche tariffarie incentivanti come fanno le assicurazioni per chi si dota della scatola nera. Ma la creatività nel monitorare ciò che accade dentro l’abitacolo e può influire sulla guida è praticamente illimitata.


Ricerca


IoT e crisi energetica, ben oltre il monitoraggio


L’Osservatorio IoT sta lavorando sulla messa a punto di un modello di stima dei benefici dell’IoT applicato al controllo dei consumi, non limitandosi al solo monitoraggio, ma abbracciando proprio il tema dell’intelligenza applicata agli oggetti.


Per quanto riguarda la componente elettrica, lo studio analizza tutto l’universo della smart home, dalle lampadine agli elettrodomestici, alle prese elettriche… “Lato riscaldamento, è possibile ipotizzare un risparmio nell’ordine del 20-25%. Solo utilizzando in modo adeguato l’IoT e l’intelligenza integrata negli oggetti, si possono raggiungere risparmi compresi tra i 190 e i 320 euro, a seconda del nucleo familiare in esame.


Per quanto riguarda il mondo delle imprese, la soluzione viene dalle piattaforme di Industrial IoT.

Grazie alle piattaforme si connettono e si ricavano dati fondamentali da macchinari, impianti, e asset energivori. E da questi dati si possono trarre indicazioni sui consumi attuali o sui consumi previsti, anche in ragione della pianificazione delle produzioni. Indicazioni che possono anche suggerire di spostare produzioni rispetto alla convenienza economica, di spegnere impianti, oppure di non spegnerli, in relazione al consumo legato al riavvio

Sicuramente, nel mondo delle imprese si sta facendo strada la consapevolezza che grazie alla Internet of Things e all’Intelligenza Artificiale si può andare a ridurre i consumi e a risparmiare.


Nei prossimi podcast continuerò a dedicare attenzione all’intelligenza degli spazi che viviamo e delle nostre città.

Nel frattempo potrete riascoltare le puntate dedicate al tema dello Smart Living:


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Potrete inoltre trovare i Summary delle singole puntate al blog labollani.it


A presto da #LaBollani

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