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Immagine del redattoreDonatella Bollani

Smart living: quando “attrattività” significa anche “inclusività”

Aggiornamento: 28 ott 2022

Milano, città che continua ad attrarre capitali e persone, può ancora dirsi in grado di migliorare lo status sociale sei suoi abitanti? Da questo, e altri interrogativi, nasce l’Osservatorio Casa Affordable (OCA) di Milano Metropolitana, promosso da CCL - Consorzio Cooperative Lavoratori, Delta Ecopolis in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano. Degli obiettivi e di come la “smartness” dei luoghi in cui viviamo debba fare il paio con un concetto di giustizia sociale, ne ho parlato con Alessandro Maggioni, presidente di CCL. Sul tema della casa è stato presentato qualche giorno fa anche "L'Osservatorio abitare in Europa” a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co. Secondo i dati presentati, nel primo semestre del 2022 gli investimenti in Europa relativi al settore residenziale ammontano a circa 135 miliardi di euro, con un + 7% rispetto all'anno precedente. Un mercato che rimane il preferito dagli investitori istituzionali, nonostante le incertezze causate da guerra e inflazione. Proprio sul fronte degli investimenti Milano rimane in cima alla classifica seguita da Roma, rallentata dalle procedure amministrative che allungano i tempi di realizzazione degli interventi. Concludo con un abstract della rilevazione, sempre contenuta nell’ “Osservatorio abitare in Europa”, su come ci immaginiamo la nostra casa nel Metaverso: immersa nel verde, moderna, molto spaziosa e nella quale ci accompagnino le persone care e i nostri animali… Direi proprio “smart” ;-)




Ospite della puntata Alessandro Maggioni, Presidente di CCL - Consorzio Cooperative Lavoratori, che ci ha confermato che “L’idea di promuovere OCA è nata dall’osservazione di quanto stiamo vedendo e di ciò che non vorremmo vedere: il modello di città in cui la dimensione della redditività immobiliare si afferma come pensiero dominante sta drammaticamente mostrando la corda nelle metropoli americane. Il divario tra ricchi e poveri aumenta e il ceto medio si vede costretto a essere espulso da tessuti urbani attrattivi. Essendo convinti che una città giusta sia quella in cui convivano case e funzioni per i più abbienti e case e servizi per i lavoratori di cui la città necessita, riteniamo sia utile avere periodicamente un riscontro oggettivo che, al di là delle narrazioni spesso autoassolutorie, riporti tutti al dato del reale. Per costruire, su questo reale, una prospettiva che disegni una città impostata a un’idea concreta di giustizia sociale”.


L’Osservatorio Casa Affordable avrà un obiettivo ben preciso, monitorare le dinamiche di affordability nella città metropolitana di Milano e dare una restituzione annuale, tramite un rapporto che verrà presentato ogni anno in primavera, grazie all’attività di ricerca condotta da DAStU, coordinata da Massimo Bricocoli (professore di Politiche Urbane e Housing e direttore DAStU Politecnico di Milano) e da Marco Peverini (assegnista di ricerca DAStU Politecnico di Milano) in collaborazione con il Mapping and Urban Data Lab (MaudLab) e un comitato interdisciplinare e internazionale.


Dati


Presentato l’Osservatorio abitare in Europa a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co.

Secondo i dati del rapporto, nel primo semestre del 2022, gli investimenti in Europa relativi al comparto immobiliare residenziale ammontano a circa 135 miliardi di euro, dato in crescita di 7 punti percentuali rispetto a quello dell'anno precedente. Per un mercato che rimane il preferito dagli investitori istituzionali, nonostante le incertezze causate da guerra e inflazione. Per quanto riguarda l'Italia, il 2021 si è chiuso con un numero record di compravendite immobiliari (circa 750.000) per via di un'alta domanda di acquisto e una politica creditizia espansiva, tendenza confermata all'inizio del 2022 per poi rallentare a causa del conflitto in Ucraina. La domanda in Italia non ha subito uno shock troppo forte dalla guerra o dalle difficoltà dovute all'inflazione, con il primo semestre che ha chiuso in positivo con una crescita di compravendite a +12,5% su base annuale e picchi di +16% in grandi città come Milano e una crescita sotto la doppia cifra per Roma (causa lentezza dei processi amministrativi).

Bene anche Palermo che mette a segno un più 13% rispetto al primo semestre del 2021.

Aumenti a doppia cifra anche per Bologna, Venezia e Firenze. A Roma, l’incremento delle compravendite è di poco al di sotto del 10%.

La capitale è la città che attira di più gli investitori dopo Milano, ma sul fronte residenziale ancora stenta a seguire le performance della capitale lombarda. A pesare sono i ritmi delle procedure amministrative che vanno ad influire sui tempi di realizzazione degli interventi.

Anche a livello dei prezzi, Milano ancora una volta appare fra le più dinamiche (+4,7%), solo dopo Palermo (+5,1). Seguono Firenze, con una crescita del 4,1%, Roma e Genova, entrambe con un +3%.


Nella speciale classifica dei 10 quartieri più interessanti per la crescita dei prezzi nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, Milano ne piazza ben tre (Feltre +10,7%, Ronchetto +10 e Montevelino +9,2).

In testa c’è Piazza Navona a Roma (+16,9%), seguita dal quartiere Fiera di Palermo (+15%) e da quello di San Lorenzo a Napoli (+11%).


Focus


Come ce la immaginiamo la nostra casa nel Metaverso?

Sempre nell’ambito dell’Osservatorio abitare in Europa sono stati analizzati, con l’aiuto di interviste a una ampia platea di interlocutori, i temi principali che si prendono in considerazione nel momento in cui si “pensa” alla propria abitazione nel Metaverso.


Il luogo


Complessivamente, oltre il quaranta per cento degli intervistati vorrebbe vivere immerso nella natura e oltre il trenta vorrebbe poter accedere ai servizi garantiti da una abitazione in città.

Guardando invece alle risposte puntuali, la maggioranza sceglierebbe una casa in città (27,6 per cento), tra tutte Milano (dieci per cento), seguiti da chi sogna di vivere al mare (21,5 per cento) o in montagna (7,3 per cento). C’è anche chi, potendo dare libero sfogo alla fantasia sognando una soluzione in una realtà che non esiste ed è tutta da costruire, sceglierebbe di vivere nel mare della tranquillità o in una bolla e chi, pragmatico, pensando a una casa immaginaria non pensa al dove debba essere localizzata.


Lo stile


Dopo aver “trovato” il luogo ideale, si è cercato di capire lo stile ideale della casa e dell’arredamento.

Oltre il quaranta per cento degli intervistati vorrebbe nel Metaverso una casa moderna, sia esternamente che internamente all’abitazione, seguito da chi cerca linee classiche (11,5 per cento) o soluzioni con forte presenza di materiali naturali o molto uso della tecnologia. Seguono poi i desideri molto più ricercati, di chi vorrebbe vivere in un castello o in un immobile gotico o futurista o soluzioni di arredamento country, industriali, minimaliste, eclettiche o disegnate da Gaudì.

La casa nel Metaverso, per dare risposta alla maggior parte delle richieste, deve avere ampie vetrate con affacci sulla natura, che va dal mare (oltre il trenta per cento) a estesi spazi alberati e verdi (quasi il 23 per cento). C’è chi vorrebbe vedere il cielo, chi stelle o l’orizzonte, un vigneto, baie, canali, cascate, neve e ghiacciai, fino ad arrivare all’infinito. C’è chi opta per skyline di città moderne, grattacieli e chi vorrebbe avere un affaccio sulla base lunare o sulla realtà aumenta.


Con chi si vorrebbe abitare


Gli ambienti domestici nel metaverso sono idealmente vissuti insieme alla famiglia (coniuge, partner e figli) per oltre il 65 per cento degli intervistati, circa il dieci per cento si immagina di vivere solo e quasi il cinque vorrebbe abitare con amici.

Oltre l’ottanta per cento si immagina nel Metaverso a condividere gli spazi domestici con un animale. Di questi, oltre il quaranta vorrebbe un cane, se non addirittura il proprio cane della “realtà”, e oltre il 21 per cento un gatto, seguiti poi da criceti, uccellini e conigli. C’è infine chi ha desideri più fantasiosi, che solo il metaverso può soddisfare: un koala, un drago di komodo, un lupo o una pantera...


Le dimensioni della casa


Nel metaverso le abitazioni ideali hanno dimensioni principalmente tra i 100 e i 200 metri quadrati (oltre il 15 per cento per 100 mq; oltre 14 per cento per 150 mq; oltre 16 per cento per 200 mq). Poco più del 16 per cento sogna case sopra i 250 metri quadrati, con punte oltre ai 1.000 metri quadrati (poco più del 1,5 per cento).


Nel mio podcast NIUNIUNIU continuerò a parlare dell’intelligenza degli spazi che abiteremo, con una attenzione speciale per l’utilizzo della tecnologia e degli obiettivi che questa corsa verso la digitalizzazione si pone.


Seguitemi sul sito www.labollani.it/podcast potrete ascoltate le puntate dei temi che più vi interessano sui temi dello Smart Working, Trend, Outdoor e Smart Living, per approfondire attraverso i Summary.


A presto da #LaBollani

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