Una filiera lunga quella del Real Estate, dalla fattibilità economica delle operazioni di sviluppo del progetto, sino alla gestione degli asset immobiliari, sempre più digitale. Una associazione, AREL, che da molti anni accoglie e mette a sistema le competenze al femminile e che durante gli ultimi Stati Generali a Milano ha definito uno scenario di esigenze alle quali la prossima presidenza e il nuovo consiglio direttivo daranno risposta.
Da iscritta ho partecipato alla due giorni di novembre dalla quale sono emersi molti aspetti che penso strategici per le professioni e il mercato dell’immobiliarismo. Ne parlo in questa cinquantesima e ultima puntata del mio podcast per l’anno in corso, con Laura Piantanida, attuale presidente Arel e responsabile dei rapporti istituzionali del Gruppo Yard Reaas, e con Francesca Zirnstein, past President e direttore generale di Scenari Immobiliari.
Appuntamento con la nuova serie di podcast NIUNIUNIU dal prossimo 17 gennaio.
Tanti auguri da #LaBollani!
Le interviste in apertura di puntata sono con Laura Piantanida, attuale presidente Arel e responsabile dei rapport istituzionali del Gruppo Yard Reaas, e con Francesca Zirnstein, past President e direttore generale di Scenari Immobiliari. Da molti anni socie Arel e profonde conoscitrici degli attori e del mercato immobiliare italiano e internazionale.
Ha ancora senso far parte di una associazione? Di genere?
A questa domanda possiamo rispondere in modo affermativo. È strategico far parte di un'associazione di settore perché consente un accesso privilegiato a informazioni, competenze e network che il singolo non è sempre in grado di raggiungere in autonomia. Il valore aggiunto di Arel risiede nella sua trasversalità: la varietà di figure e di segmenti rappresentati dalle socie (investitori, imprese, consulenti, pubblica amministrazione, accademia, comunicazione ecc.) alimenta lo scambio, consente di ampliare la propria prospettiva e di esplorare ambiti del real estate diversi rispetto a quelli abituali, quindi fonte di stimolo per il business.
Sono diverse le scale imprenditoriali, diversi i modelli di business e l’associazione si conferma una piattaforma per il confronto fra generazioni e visioni.
A livello internazionale sono almeno due le associazioni con cui Arel si è già confrontata: le colleghe di Frauen in Der Immobilienwirtshaft in Germania
e le americane di Crew, Commercial Women in Real Estate,
oltre alla sezione “femminile” di molti organismi istituzionali ed enti di ricerca.
Le principali occasioni di scambio sono rappresentate da fiere e convegni europei: tra questi il Mipim di Cannes e l'Expo Real di Monaco.
Le sfide per il futuro sono molte. Gli Stati Generali degli scorsi 26 e 27 novembre lo hanno confermato.
Vi è la necessità di coinvolgere nuove e giovani professioniste, gestendo al meglio la directory che consente di conoscere le competenze di ognuna.
Rafforzare il ruolo di Ambassador delle iscritte sarà una ulteriore sfida, condividendo uno stile di fare management e impresa. Non potranno mancare gli eventi in presenza, una delle attività che meglio ha connotato l’associazione e la sua capacità di fare matching sin dalla sua nascita; non solo leisure, ma sostenuti da un palinsesto di contenuti di valore per le socie e la comunità professionale che rappresentano.
Condivisa da tutte le socie, per ora delle sedi di Milano e Roma ma sempre più attente alle voci delle molte città interessate a fare parte della rete, la necessità di accogliere i settori bancario e finanziario e consolidare i legami con il mondo della ricerca e delle Università.
Una nuova Governance, una nuova compagine, potranno lavorare sui nuovi obiettivi in piena continuità con i valori che da sempre contraddistinguono Arel.
Seguitemi, continuerò a parlare di professioni, anche al femminile.
Potrete ascoltare il mio podcast e trovare i Summary delle singole puntate al blog labollani.it
A presto da #LaBollani
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