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  • Immagine del redattoreDonatella Bollani

Outdoor: il valore del paesaggio in un continuum con gli spazi di vita e di viaggio

Ospite della puntata l’avvocato Vittorio Rodeschini, presidente e socio fondatore di Arketipos, associazione senza scopo di lucro che con il Comune di Bergamo organizza il Landscape Festival, evento internazionale che il prossimo anno, in occasione di “Bergamo Brescia La Città della Cultura 2023”, svilupperà il concetto di crescita condivisa mantenendo una grande attenzione non solo al progetto ma anche alla tutela del paesaggio.

Il nostro territorio è sempre più la meta del turismo outdoor internazionale, lo confermano i dati Ciset, Faita-Federcamping e Statista, mentre all’Oberalp Summit si è parlato di come acquista la generazione Z anche per i viaggi “en plein air”. Torno sul tema dell’outdoor education citando alcuni casi di scuole che stanno sperimentando percorsi educativi all’aperto e concludo con un nuovo format espositivo che si terrà a Rimini dall’11 al 13 ottobre 2023: InOut|The Contract Community che, nell’ambito della fiera Greenscape, offrirà un ampio scenario di soluzioni progettuali, d’arredo e paesaggio secondo le nuove abitudini abitative e le nuove prassi costruttive.




Ospite della puntata l’avvocato Vittorio Rodeschini, presidente e socio fondatore di Arketipos, associazione senza scopo di lucro che con il Comune di Bergamo organizza il Landscape Festival https://www.imaestridelpaesaggio.it

Abbiamo parlato di come si sia evoluto il concetto di paesaggio in questi anni e di come la sua tutela sia un tema strategico per un territorio fragile quale quello italiano.


Dati


I numeri che parlano di turismo e nuove generazioni

L’outdoor prosegue la sua corsa alla conquista del mercato. A confermarlo, i numeri della prima parte della stagione 2022, la migliore di sempre per il settore che recupera ampiamente le quote di mercato perse nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia.

Secondo i dati presentati da Ciset, il Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica, quest’anno il turismo all’aria aperta toccherà i 73 milioni di presenze, di cui il 57% dall’estero con un incremento del fatturato di +5,8%. Un risultato più che positivo grazie soprattutto al ritorno di viaggiatori provenienti da paesi come la Germania e l’Austria, seguiti da Danimarca, Olanda, Svizzera, Repubblica Ceca e Polonia.


Una clientela sempre più orientata ad un viaggio esperienziale “su misura” e green, questo è invece l’identikit del turista outdoor identificato da FAITA– FederCamping, la Federazione delle Associazioni Italiane dei complessi turistico-ricettivi all’aria aperta.



Secondo uno studio di Statista Reasearch Department, il 59,1% dei rappresentanti della Generazione Z era appassionato di attività outdoor già prima del Covid, responsabile di un ulteriore spinta al coinvolgimento.


Per la generazione Z gli spazi outdoor significano libertà, pace, ritrovarsi, e rappresenta il contatto con tutto ciò che si ha di più caro: occorre guardare allo sviluppo attraverso la lente del rispetto che si impara nei boschi. Vision che ridefinisce anche il design dell’attrezzatura da usare, che deve essere in linea con la filosofia di chi la acquista, soprattutto alla luce del fatto che questa è spesso responsabile di parte di PFSA e microplastiche dispersi nell’acqua e nell’ambiente.


Temi emersi anche dall’Oberalp Summit – una due giorni che si è tenuta all’Istituto Gottlieb Duttweiler di Zurigo il 18 e il 19 ottobre, giunta alla quarta edizione e dedicata alla presentazione delle nuove collezioni dei marchi del gruppo, Salewa, LaMunt, Dynafit, Wild Country, Evolv e Pomoca.


Gli sportivi con meno di 25 anni acquistano online, non vogliono sprecare o inquinare e puntano a prestito e riuso. L’attrezzatura, in risposta, deve garantire durabilità, versatilità, margini di riparazione e smaltimento nel fine vita, insieme a una creazione con materiali green. Se il capo più sostenibile è quello che non si produce, per crearne di nuovi occorre che questi seguano realmente i principi dell’economia circolare.


Case history


Outdoor education, a scuola su un albero? Costruita la prima treehouse didattica italiana

Fare lezione su un albero? A Cesano Maderno è nata la prima treehouse didattica del nostro paese.


La struttura, fortemente voluta dalla Municipalità di Cesano Maderno, è stata progettata dall’architetto Daniele Volante.

L’aula sospesa è ampia 17mq ed è posta a un’altezza di circa 3 metri da terra tra i fusti di un gruppo di Cedri.

Rappresenta un nuovo modello di gioco e di didattica outdoor che si traduce anche in benessere psicofisico per i bambini, i quali hanno la possibilità di sperimentare, di stare a contatto con la natura e di imparare a rispettarla. È attrezzata con tutto ciò che serve per fare lezione: lavagna, tavoli e sedute, una libreria per letture da condividere (book crossing e book sharing), la xiloteca con le diverse specie di legno.

Poi ci sono gli oblò di osservazione, la casetta per impollinatori e quella per gli uccelli, con i relativi spioncini. E ancora, uno speaking tube, per parlarsi a distanza, e un music cone, un amplificatore per gli smartphone realizzato con il legno recuperato dagli alberi caduti durante la tempesta Vaia del 2018. Dedicati all’avventura, infine, i giochi all’esterno: la parete e la rete da arrampicata, lo scivolo, la terrazza, il ponte tibetano, il palo da pompieri, la scala che si inerpica tra gli alberi.

In questa ottica le case sugli alberi, che già fanno parte dell’immaginario di ogni bambino, consentono di fare esperienze lontane dalla quotidianità degli ambienti urbani.


Rispetto a un’aula tradizionale nei giovani studenti si amplifica e consolida il senso di appartenenza al gruppo poiché si partecipa insieme a un momento di meraviglia e di scoperta collettiva. La possibilità di cambiare luogo, inoltre, concretizza un momento didattico più intimo e intenso che produce migliori risultati sia dal punto di vista educativo sia di arricchimento personale.


Laboratorio Stradivari: a Cremona quaranta docenti a lezione di ‘outdoor’

Insegnanti a lezione di ‘outdoor education’, rigorosamente all’aperto. Si è tenuto nel parco della Scuola Primaria Stradivari a Cremona, il primo dei tre laboratori dedicati ai docenti all’interno del percorso ‘Fare scuola all’aperto’ organizzato dal Comune di Cremona e dalla Rete degli Istituti comprensivi cittadini. Oltre 40 insegnanti, divisi in due gruppi, si sono cimentati con le pratiche dell’outdoor, guidati da Simone Baraccetti, collaboratore dell’Associazione 0432 per l’asilo nel bosco Nido Verde e componente del direttivo dell’Associazione Bambini e Natura. Un appuntamento di taglio esperienziale che ha avuto l’obiettivo di favorire un primo incontro con alcune dimensioni proprie dello stare all’aperto insieme ai bambini e ai ragazzi. “Noi insegnanti – è la dichiarazione di Marcella Maffezzoni, referente di progetto dell’Istituto Cremona Cinque (capofila), in rappresentanza dei docenti partecipanti – siamo molto interessate e coinvolte da questo percorso formativo. La possibilità di fare esperienze concrete con un formatore esperto ci consente di acquisire competenze progettuali e didattiche preziose, soprattutto per chi di noi si sta approcciando al fare scuola all’aperto. Sarà importante, per noi, vedere le ricadute sui nostri bambini, sul loro percorso di apprendimento e sul loro benessere”.

Altre aule didattiche outdoor sono nate anche a Brescia

e a Rovereto


Anche l’Hospitality continua a pensare all’outdoor


Outdoor e servizi personalizzati per accogliere gli ospiti in una veste rinnovata

Oltre alle grandi catene, sul tema sono concentrati anche i gruppi gestiti dalle famiglie, che in Italia rappresentano la maggioranza degli operatori.

R Collection Hotels è uno di questi, con una presenza importante sul lago di Como. Qui si trovano il Grand Hotel Victoria di Menaggio, il Royal Victoria e la Villa Cipressi di Varenna, gestiti dalla famiglia Rocchi.

Azienda familiare che è presente anche a Milano con gli hotel Mentana, City Life Poliziano, e Hotel King, pensati per una clientela business. Sulla Riviera Ligure di Levante, a Rapallo, la famiglia è proprietaria del Grand Hotel Bristol Resort & Spa.

Ed in merito agli spazi dell’ospitalità Ludovica Rocchi conferma che tutte le aree esterne e i servizi dedicati sono sempre più apprezzati: "Abbiamo sentito la necessità di estendere anche le spa all’aperto; a Rapallo ne stiamo realizzando una fronte mare.

La sempre più manifesta voglia di benessere trova una risposta nelle sale bagno delle camere: più importanti, spaziose e multifunzione".


Design


InOut|The Contract Community, la nuova fiera per gli operatori del contract outdoor

Si arricchisce di un nuovo format, dal 2023, il calendario riminese di IEG - Italian Exhibition Group; evento ideato per promuovere e delineare l’evoluzione dell’intera travel industry, attraverso proposte, formazione, strumenti, contaminazioni e networking in grado di delinearne le coordinate future.


Con InOut|The Contract Community, il mondo del Contract e Forniture per l’ospitalità conterà infatti su un format dedicato, che debutterà in contemporanea con la prossima edizione di TTG Travel Experience di Italian Exhibition Group, dall’11 al 13 Ottobre alla Fiera di Rimini.

Il nuovo format si articola al suo interno in quattro aree distinte: SIA Hospitality Design, SUN Beach&Outdoor Style, Superfaces, e la novità di Greenscape dove troveranno spazio aziende e professionisti della progettazione e realizzazione di giardini, in grado di coinvolgere marchi di arredi, corredi e accessori per l’esterno, strutture - schermature, pergole, conservatories, pavimentazioni - e illuminazione.

Greenscape offrirà un carnet espositivo di soluzioni progettuali, d’arredo, corredo e paesaggio secondo le nuove abitudini abitative e costruttive che stanno trasformando e modificando la distribuzione e gli equilibri degli spazi dell’accoglienza, rimuovendo i confini tra In&Out per creare nuove ‘stanze all’aperto’ all’insegna dell’abitare fluido: un trend che proietta all’esterno comfort, qualità ed estetica dell’interior, nel segno del dialogo e della fusione tra interni ed esterni.

Il nuovo salone dell’esterno sarà allo stesso tempo mostra e ambientazione, e proporrà ai visitatori soluzioni diversificate per ambienti differenti e su varie scale: dehor, giardini, terrazzi, corti, parchi saranno parte integrante della scenografia dell’allestimento, studiata per intercettare investitori, imprenditori e professionisti del contract e dell’ospitalità alla ricerca di soluzioni proficue e intelligenti per l’outdoor.


Ancora qualche dato…

Un comparto che, a livello mondiale, nel 2020 valeva circa 17 miliardi di dollari (valore alla produzione) e che, dopo la frenata nel 2020, continuerà il trend di crescita sino a sfiorare i 23 miliardi nel 2027. Le quote maggiori del mercato sono detenute dagli USA (33%, crescita media annua prevista 5% sino al 2027), seguiti dall’Europa (27% delle quote, valore alla produzione di 4.6 miliardi di dollari per la quale è attesa una previsione di crescita media del 4-5% annui (2027). Interessanti le proiezioni di crescita del cluster ASIA-Pacifico (India, Cina, Singapore, Malesia e Tailandia) che, trainato dalle richieste del turismo internazionale, secondo gli analisti raggiungerà i 3.3 miliardi di dollari nel 2027 (6.3% di crescita media annua prevista).

Tra i driver di crescita del cluster ASIA-Pacifico indicati come più significativi si segnalano la crescente disponibilità economica di ampie porzioni di popolazione, le esperienze di viaggio sempre più diffuse, le nuove realizzazioni immobiliari urbane attente alla dimensione outdoor, la possibilità di acquisto multicanale. E una rinnovata esigenza di vivere e condividere gli spazi all’aperto e nella natura. In questa cornice, il segmento residenziale domina i mercati con quasi il 60% dei volumi di fatturato, alla cui crescita si sommerà un aumento anche della domanda da parte del segmento contract-ospitalità.


Continuate a seguirmi, nei prossimi podcast tornerò sul tema del progettare gli spazi en plein air e di come stanno cambiando le nostre abitudini nello stare all’aperto, in viaggio, in casa, in albergo… Senza trascurare i temi di mercato che fanno dell’outdoor un settore che conferma uno sviluppo importante in termini di prodotti e servizi.


Potrete trovare i podcast e gli approfondimenti, come sempre, al mio blog labollani.it


A presto da #LaBollani


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