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  • Immagine del redattoreDonatella Bollani

Outdoor: fai parte anche tu dell’ “Outdoor Generation”?

Aggiornamento: 28 ott 2022


Dopo una lunga costrizione nelle nostre case vogliamo vivere senza confini sia gli spazi domestici che quelli urbani utilizzando sistemi versatili e configurabili, a seconda della stagionalità e delle nuove abitudini.


“Il trend - accelerato nell’ultimo anno - dello stare all’aperto sempre, anche in stagioni rigide, ha portato con sé una evoluzione importante di molti settori dell’arredo, delle cucine, dei prodotti di finitura, tutti pensati per l’outdoor”.

Gianfranco Bellin.

Presidente di Assotende Associazione di FederlegnoArredo e amministratore delegato di Gibus.


Outdoor generation


Per consentirvi di ascoltare il mio breve commento ma di ritrovare tutte le informazioni delle quali vi parlo, e molto altro, potrete scaricare una raccolta di link dal mio profilo LinkedIn e dal sito www.labollani.it. Non ho la pretesa di essere esaustiva ma di condividere delle informazioni che spero possano esservi utili e sarei molto felice di raccogliere le vostre riflessioni.


Oggi parliamo di Outdoor, di come stia cambiando il nostro modo di vivere all’aperto


Dati e opinioni


Il 14 luglio 2021 sono state presentate alcune delle principali tendenze emerse dalla quarta edizione dell’Osservatorio CasaDoxa.

Realizzata tra aprile e maggio 2021 intervistando online oltre 7.000 famiglie italiane, la ricerca ha fatto emergere i seguenti argomenti principali:

  • Gli italiani sono più propensi a cambiare casa;

  • I “must-have” per le nuove case sono giardini e terrazzi oltre a spazi verdi di vicinato;

  • Più adesione a modelli di sostenibilità e salubrità in casa, così come nella mobilità;

  • Maggior sensibilità rispetto alle comunità energetiche locali;

  • Il futuro è nel lavoro ibrido: casa+ufficio;

  • È boom degli orti domestici nelle grandi città e nei condomini;

  • Device e tecnologia diventano complemento irrinunciabile nella casa “effortless”.


Spazi all’aperto e vicinanza ad aree verdi: la pandemia riorienta i “must-have” per le nuove case

Oltre ad aver rivoluzionato le nostre abitudini quotidiane, la pandemia ha riorientato anche le priorità e i criteri di valutazione da considerare quando si è alla ricerca di una nuova abitazione. Costretti in casa per diversi mesi, gli italiani ora reclamano soprattutto spazi all’aperto e aree verdi dove poter vivere a contatto con la natura. Così, a balzare in testa nella classifica dei “must-have” per le nuove case spiccano giardini e terrazzi (67%, +9% rispetto al 2019) e la presenza del verde a pochi minuti di cammino (65%, con un incremento del 17% sul 2019). L’impossibilità di incontrare parenti e amici con la stessa frequenza di prima ha inoltre accresciuto il valore delle relazioni umane: avere un buon vicinato è oggi un criterio molto importante per quasi 3 italiani su 5 che intendono acquistare una nuova casa.

Il radicamento dello smartworking nelle vite quotidiane degli italiani ha invece reso meno importanti altri fattori che da sempre orientano la scelta della casa. Ad esempio, nella classifica dei desiderata il criterio che scende di più rispetto agli anni precedenti è la vicinanza al luogo di lavoro (nel 2021 è molto importante per il 45% dei rispondenti). Sebbene siano meno prioritari rispetto al biennio precedente, la vicinanza ai trasporti pubblici (55%) e la presenza di un garage o di un posto auto (65%) restano comunque molto importanti per gli italiani che cercano casa.


CasaDoxa, Osservatorio sugli italiani e la casa


Nell’ultimo outlook di “Scenari Immobiliari”, relativo al primo semestre 2021, è stato confermato che si è aperto un “anno da incorniciare” per il mercato residenziale europeo. Le compravendite nei principali Paesi europei sono state circa 1,8 milioni con un incremento del 33,7% rispetto al 2020.


Le nuove esigenze di spazi si ritrovano anche nel mercato immobiliare residenziale?

Conferma Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, istituto indipendente di studi e ricerche di economia del territorio: “Abbiamo vissuto troppo tempo in casa per non aver maturato l’esigenza di spazi nuovi, più ampi. La domanda abitativa sta cambiando velocemente. Si cerca una casa migliore rispetto a quella che si possiede. Più grande, non solo come metratura media della superficie da abitare, ma si cercano spazi esterni, si vuole il verde, si cercano giardini condominiali, balconi, terrazzi. Oppure si privilegiano i luoghi diversi dalle grandi città: ecco la tendenza a trasformare la seconda casa in prima casa, se si ha la fortuna di averla in un luogo ameno, in un borgo, in una località turistica».

Opinion leader


La sostenibilità, in realtà è il core business del settore da sempre; per chi fa protezioni solari la corretta gestione della luce e dell’energia sono i temi centrali del progetto, lo dice Gianfranco Bellin presidente di Assotende Associazione di FederlegnoArredo e amministratore delegato di Gibus. Ora si sta passando da sistemi passivi a quelli attivi. “Stiamo assistendo al lancio delle pergole bioclimatiche fotovoltaiche.

“Il nostro settore è stato antesignano in questo senso”, continua Bellin, “L’applicazione del fotovoltaico è stata realizzata, per la prima volta, più di dieci anni fa, ma eravamo fuori tempo, troppo in anticipo e con costi non sostenibili. L’applicazione di questa tecnologia sui nuovi prodotti è sinergica: ci consente di proteggere dal sole mediante strutture disegnate su misura e, al contempo, produciamo energia”.

Il trend - accelerato nell’ultimo anno - dello stare all’aperto sempre, anche in stagioni rigide, ha portato con sé una evoluzione importante di molti settori dell’arredo, delle cucine, dei prodotti di finitura, tutti pensati per l’outdoor. Settore sempre più permeato dalla domesticità delle soluzioni anche rispetto alla integrazione con sistemi domotici, a soluzioni IoT, sino ad arrivare alla gestione mediante gli assistenti vocali. E sulla digitalizzazione, oltre che sull’energia, che si giocherà l’evoluzione di questo ampio settore.


La disponibilità di accedere ad una ricarica elettrica in mobilità, dei nostri device e dei mezzi che utilizziamo per spostarci, è una richiesta sempre più diffusa. Dare una risposta integrata ad un sistema costruttivo vuol dire guardare al futuro anche delle nostre città.

Pensando a quando sta accadendo nei centri urbani, Bellin conferma: “Le municipalità, sia in Italia che all’estero, dopo questa area test accelerata dall’emergenza sanitaria che ha stravolto l’utilizzo degli spazi pubblici attrezzati per stare all’aperto, stanno facendo delle considerazioni sul futuro e sulla necessità di regolare la presenza di strutture e aree dedicate all’outdoor codificandone estetica e normandone gli utilizzi. C’è molto da fare con enormi ricadute sulla qualità degli spazi urbani e sulla capacità attrattiva, anche turistica, delle città italiane”.

Leggi l’articolo:


Case history

Occupazione gratuito del suolo pubblico, sono cambiate le città.


Milano, New York ma anche Parigi, Londra, Shanghai e molte altre metropoli internazionali hanno concesso agli esercizi commerciali di estendersi sul suolo pubblico.

Una vera invasione di pergole, dehor, ombrelloni, tavolini e arredi da esterno che hanno modificato completamente il fronte strada e che impongono una riflessione, anche progettuale, su come regolamentare e al contempo rendere virtuoso questa voglia di stare all’aperto tutto l’anno.


Open Street a New York

Le occupazioni leggere di Milano


Design

Cosa ho visto al SuperSalone e al Fuorisalone?


All’inizio di settembre abbiamo potuto rivivere la Design Week e il Salone che quest’anno era in una edizione Special…diciamo Super.


Al Superdesign Show, in occasione della Design Week 2021, ha preso vita un nuovo percorso tematico dedicato al vivere all’aperto, disegnato dallo studio Basaglia + Rota Nodari, con il supporto scientifico e organizzativo de #LaBollani, cioè mio.

Le ricerche degli ultimi anni confermano che siamo una generazione indoor, che trascorre il 90% del tempo al chiuso, oltre venti ore al giorno. È quindi nata una “Outdoor Generation” che vuole vivere senza confini sia gli spazi domestici che quelli urbani utilizzando sistemi versatili e configurabili, a seconda della stagionalità e delle nuove abitudini che combinano in modo inedito funzioni e fruizioni dell’arredo.

Molti sono i brand che hanno presentato soluzioni per l’outdoor e alcuni allestimenti hanno focalizzato l’attenzione su come vivremo la nostra domesticità e urbanità en plein air.

Installazioni


dOT – design Outdoor Taste


Doppia Firma a Palazzo Morando

Sistemi di schermatura e pergole

BT Group


Gaviota Italia

Gibus


Pratic


Ke

Arredi… Anche urbani


B&B Italia


Poltrona Frau


Paola Lenti

Nardi


Pedrali

Talenti

Urbantime


Vestre



Seguitemi per saperne di più.

Quello del vivere e lavorare all’aria aperta è un tema in rapida evoluzione.

Vi do appuntamento alla prossima puntata.


A presto da #LaBollani


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