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  • Immagine del redattoreDonatella Bollani

Smart living: una galassia di device… Non ancora sistemi smartness

Aggiornamento: 28 ott 2022


Nelle nostre case crescono i dispositivi connessi ma raramente si parlano, e ci parlano, attraverso un'unica piattaforma. Il tema della domotizzazione, dell’IoT, nelle nostre case deve ancora trovare una forma. Sempre più attrattive sono, invece, non solo le loro performance tecnologiche, ma i servizi che attraverso i dispositivi possiamo utilizzare e acquistare.


“Il mondo delle smart home è ancora caratterizzato da una esperienza utente frammentata”.

Mattia Cerutti,

responsabile dell’IoT Lab del Politecnico di Milano.


Nella prima puntata del mio podcast ho parlato di come sta cambiando il lavoro, la sua organizzazione e quindi i suoi spazi. Stiamo tornando in ufficio, magari non tutta la settimana, lavoreremo a casa, in viaggio, lavoreremo in vacanza e nelle seconde case.


Dati e opinioni


Nell’attesa dei dati aggiornati, ricordiamo l’indagine Osservatorio Internet of Things Smart Home e BVA Doxa dicembre 2020, “Stay at home, stay in a smart home: la casa intelligente alla prova del Covid”.

All’interno della survey realizzata ad hoc sul consumatore finale, in collaborazione con BVA Doxa, il termine “smart home” o “casa intelligente” risulta essere oramai noto ai consumatori italiani.

Secondo i dati illustrati, continua a crescere sia la consapevolezza dei consumatori sulla Smart Home, sia la diffusione degli oggetti smart nelle case: il 69% del campione intervistato (1.000 consumatori italiani) ha infatti sentito parlare di casa intelligente almeno una volta prima d’ora (68% nel 2019) e il 43% possiede almeno un oggetto smart nella propria abitazione (42% nel 2019 e 41% nel 2018).


Guarda il video:

Altri dati sono emersi dalla ricerca condotta sempre con il supporto di BVA Doxa e presentata al Convegno “L’Internet of Things alla prova dei fatti: il valore c’è, e si vede!”, dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, lo scorso aprile 2021.

Contatori intelligenti (1,5 mld), auto connesse (1,18 mld) e smart building (685 mln) sono i primi segmenti di mercato. Smart Agricolture, Smart Factory, Smart Logistics e Smart City gli ambiti più in crescita.

Cresce l’Industrial IoT: progetti attivi nel 68% delle grandi aziende, solo nel 29% fra le PMI, ma diminuisce il gap. Smart Factory (66%) e Smart Logistics (27%) le applicazioni più diffuse, ma nascono progetti anche per la gestione del ciclo di vita dei prodotti (Smart Lifecycle, 7%).


Il Covid spinge la Smart City: nel 2020 è rilevante per l’89% dei comuni, per il 47% ancora più prioritaria con la pandemia. il 59% ha avviato progetti negli ultimi tre anni, ma il 46% di questi è ancora in fase pilota.

“Per trasformare le città italiane in Smart City è necessaria una più stretta collaborazione fra pubblico e privato – ha commentato durante il convegno Giulio Salvadori , Direttore degli Osservatori Internet of Things e Connected Car & Mobility -: la creazione di un ecosistema con più attori pronti a scambiarsi dati, asset e competenze è una delle principali leve da sfruttare in futuro. Per analizzare in profondità i progetti e i trend emergenti in ambito Smart City, studiare le best practice e proporre nuove soluzioni per la trasformazione digitale e sostenibile delle città italiane, gli Osservatori Internet of Things, 5G & Beyond e Agenda Digitale lanceranno un tavolo di lavoro dedicato nel corso del 2021”.

Cosa sta accadendo nelle nostre case: con la pandemia si accelera verso la casa “effortless”

Il 14 luglio 2021 sono state presentate alcune delle principali tendenze emerse dalla quarta edizione dell’Osservatorio CasaDoxa.

Oltre la metà degli intervistati (il 52%) afferma che questo sodalizio. Con la tecnologia - è cambiato in meglio, soprattutto perché la tecnologia non è più avvertita come superflua, bensì utile (40%), accessibile a molti e non più riservata ad una nicchia (40%), sempre più facile e meno complessa (38%). Resta invece ancora molto da fare per rassicurare gli italiani sulla sicurezza della gestione dei propri dati sensibili in rete: solo il 20% degli italiani, infatti, è riuscito a vincere i timori per la propria privacy e a reputare sicura la tecnologia nel suo complesso.


Quanto ai trend di progressiva apertura nei confronti della casa connessa e interattiva, l’Osservatorio CasaDoxa 2021 rileva che nell’ultimo biennio è in netto aumento (35% nel 2019 vs 44% nel 2021) la quota di coloro che già ne dispongono o non vedono l’ora di integrare dispositivi e tecnologie per rendere “effortless” la propria abitazione. Tutto questo avviene a fronte di una diminuzione di quanti non ne hanno ancora un’idea precisa - gli incerti calano dal 43% nel 2019 al 35% di quest’anno - e di una sostanziale stazionarietà - con quota stabile attorno al 20% - degli attendisti, ovvero coloro i quali sono sì incuriositi, ma pensano che la tecnologia non faccia per loro o che sia troppo sofisticata per la propria casa.

Casa DOXA, Osservatorio sugli italiani e sulla casa.

Opinioni


La domotica è ancora un mondo di oggetti

“Il mondo delle smart home”, racconta Mattia Cerutti, responsabile dell’IoT Lab del Politecnico di Milano “è ancora caratterizzato da una esperienza utente che è frammentata e questo ostacola anche una adozione ottimale delle numerose soluzioni disponibili. Gran parte degli effetti negativi che caratterizzano gli spazi domotizzati sono dovuti proprio alla mancanza di interoperabilità tra i device e i sistemi esistenti. Spesso queste soluzioni sono interoperabili sono all’interno del brand di appartenenza”.

Conclude Mattia Cerruti: “Nell’ultimo anno abbiamo assistito all’arrivo di nuovi attori e a nuove iniziative, alla collaborazione tra produttori di sistemi per smart home e smart car, che apre a nuovi e interessanti scenari; Scavolini ha integrato Alexa nella sua nuova cucina Dandy Plus. è innegabile che gli assistenti vocali sono uno dei sistemi di integrazione domotica più efficaci (gli altri due macro ambiti sono quelli del Cloud to Cloud e dei Gateway multiprotocollo abilitati dalle application). Ma la nuova frontiera è quella dei servizi. Assieme al sistema di sicurezza le società vendono il salvataggio delle riprese. Assieme agli impianti di termoregolazione vengono proposti servizi di rilevazione guasti e assistenza, e anche il monitoraggio delle prestazioni e la gestione dei costi energetici. Molte aziende, e non solo del settore tecnologico, propongono servizi di telemedicina, assistenza a distanza. E non da ultimo, nell’ambito del fitness, e anche attraverso gli smart watch, programmi di personal training o il monitoraggio di programmi di wellness”.

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Silenzio, stiamo lavorando


Quest’ultimo anno è stato rivoluzionario. È cambiato profondamente il rapporto con la casa e aumentata la nostra voglia di stare bene negli spazi che viviamo. “Stiamo utilizzando molto di più tutti i nostri elettrodomestici”, conferma Paolo Lioy, amministratore delegato di Whirlpool che ho di recente intervistato, “e anche le aspettative nei confronti delle funzionalità aumentano. Un tema che è emerso in modo preponderante è quello della silenziosità dei prodotti. Lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie li vogliamo performanti, capienti, multifunzione… ora anche molto silenziosi. Lavoriamo a casa e spesso in prossimità di un apparecchio domestico, e quindi vogliamo rispettata la qualità e il comfort del nostro abitare e anche del lavorare in remoto”.


Grande è bello


Le famiglie hanno aumentato la quantità di piatti e degli abiti da lavare, le scorte alimentari si sono fatte più abbondanti e la cucina è diventata un’attività più slow. Per questo molti hanno sostituto i loro vecchi elettrodomestici con modelli più aggiornati e più grandi,

Stando a casa si cucina di più e in modo differenziato; si cercano forni più grandi e multifunzione, così come frigoriferi più spaziosi.

“Alcune linee di prodotto hanno subito una accelerazione inaspettata,”, conferma Lioy, “tra queste proprio i forni ai quali si chiedono performance superiori e versatilità nelle modalità di cottura. Anche i piani di cottura ad induzione stanno rispondendo a nuove abitudini alimentari, concentrate su qualità e benessere”.

Le nostre case sono anche spazi di intrattenimento ed è loro richiesta la flessibilità di riconvertirsi rapidamente; da studio a zona living e di entertainment, da camera da letto a zona studio, da salotto ad ufficio. Una stanza dedicata alla lettura che cambia funzione, può essere semplicemente ridisegnata dalla luce programmandone lo scenario.


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Case history


In questa puntata ho deciso di parlarvi dell’esito di una sperimentazione: cHOMgenius, progetto vincitore del Bando Smart Living, parzialmente finanziato da Regione Lombardia e sviluppato dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano in partnership con BFC Sistemi, WHITEAM, la collaborazione di UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e il supporto di 20 aziende di supporto nazionali ed internazionali. Recentemente è stato completato il primo prototipo, visitabile a Busnago (MB) presso la sede di BFCSistemi: il sistema costruttivo cHOMgenius è stato tradotto in uno spazio abitativo di 145 mq suddivisi in una porzione a due piani e una a doppia altezza, completamente off-grid grazie alla presenza di sistemi coordinati che includono pompa di calore, cogeneratore, pannelli solari, celle elettriche, accumuli inerziali e impianti elettrici in bassissima tensione. Il core è un modulo energetico integrato, con controllo IA e algoritmo predittivo aperto all'IOT. Ma non solo: il prototipo rispetta a pieno anche i dettami dell’economia circolare, presentando un impatto ambientale ridotto al 50% di CO2 rispetto ad un edificio tradizionale, come dimostrato dalla valutazione LCA (Life Cycle Assessment).

Design


Cosa ho visto al SuperSalone e al Fuorisalone?

All’inizio di settembre gli operatori del settore del design sono tornati ad incontrarsi

In fiera e in città per una ritrovata Design Week.

E di smart living/smart home si è parlato anche al Fuorisalone e durante la settimana del design.

IoT e intelligenza artificiale applicate ad un’ampia varietà di oggetti e sistemi domotici sono state protagoniste di molti allestimenti.


La casa connessa al Superdesign Show di via Tortona

Protagonista della rivoluzione digitale della casa il Superdesign Show di via Tortona; negli spazi di Superstudio Più abbiamo potuto vedere le novità di Candy, Hoover e Haier.


Candy


Haier


Hoover


In Archiproduct, sempre in via Tortona

Bticino


Al Fuorisalone di Lambrate, Hotel Rigeneration

AVE

E poi la luce, che può anche sanificare

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Delta Light

Sanixair

La pervasività degli strumenti digitali ed IoT, e le loro modalità di utilizzo, sono temi che devono essere seguiti dai progettisti e con i quali misurarsi poiché stanno rivoluzionando tutti gli spazi, anche quelli urbani, che abitiamo.

A presto da #LaBollani

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