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  • Immagine del redattoreDonatella Bollani

Smart living: sono smart… Veloce, intelligente o entrambe le cose?

Aggiornamento: 28 ott 2022


Cosa significa essere smart? Fare molte cose, farle bene, farle rapidamente? Per ognuno di noi assume significati diversi. Ma di una cosa siamo certi: la tecnologia ci semplifica la vita e spesso la rende più comoda.


Dati e opinioni

I dati della ricerca "Italiani e Sostenibilità Digitale: cosa ne sanno, cosa ne pensano", presentati lo scorso mese di giugno e realizzata dal Digital Transformation Institute, sono incentrati sul tema dello Smart Living.

La ricerca ci conferma che la frequenza d’uso delle tecnologie aumenta all’aumentare delle competenze degli utenti: sono infatti il 55% gli utenti regolari di strumenti di smart working e di didattica digitale con un livello alto di competenza digitale; tuttavia, guardando a coloro che hanno competenze digitali più basse, la percentuale degli utenti regolari scende al 22%. Stesso discorso per quanto riguarda i servizi legati al commercio e al turismo: sono il 37% gli utenti regolari con un livello alto di competenza digitale, rispetto al 15% di quelli con competenza digitale bassa.


Dati interessanti emergono, inoltre, dalla percezione degli italiani rispetto ai vantaggi dell’utilizzo di strumenti di telelavoro e teledidattica in funzione della sostenibilità ambientale. Infatti, la risposta alla domanda se utilizzare strumenti di formazione a distanza sia un vantaggio per l’ambiente è positiva per il 76% degli utenti che ritengono il cambiamento climatico e l’inquinamento dei problemi prioritari, mentre lo è per il 64% di quanti ritengono tali problemi come secondari. Uno scarto minore si rileva, invece, per quanto riguarda il lavoro: il telelavoro ha infatti effetti positivi sull’ambiente per il 68% di quanti concepiscono il cambiamento climatico e l’inquinamento come problemi prioritari, contro un 61% di coloro i quali li ritengono dei problemi secondari.


Cosa significa essere Smart?

Smart life e smart living, per gli italiani l’aspettativa di una vita più semplice ed efficiente non è solo legata alla tecnologia


Questa in sintesi la fotografia scattata da AMC – azienda del settore dei sistemi di cottura in acciaio inox di alta qualità e promotrice della cucina e dell’alimentazione smart – che, per la prima volta ha analizzato le percezioni, i comportamenti, i valori e le aspettative che stanno maturando nella nostra società riguardo al concetto di smart: nella vita, in casa, in cucina e nella preparazione dei cibi.


Lo studio è stato condotto insieme all’Istituto Internazionale AstraRicerche a fine marzo 2021 su un campione di 1.013 intervistati tra i 18 e i 65 anni d’età.

I dati rivelano che secondo la maggioranza degli italiani il benessere fisico, mentale ed economico sono elementi essenziali per valutare quanto sia smart la propria vita:

  • per quasi il 44% degli italiani, smart life significa riuscire a fare le stesse cose con meno risorse

  • per il 37,7% degli intervistati significa fare le cose più velocemente, ma sempre con buoni risultati

  • oltre un terzo degli intervistati (35,2%) interpreta smart life come la capacità di fare molte cose con successo

  • e ancora, il 31,4% associa il termine “smart” al fare le cose con buon umore e con un atteggiamento positivo.


Soltanto 1 intervistato su 2 ritiene che la propria vita sia smart, questo dato è trasversale alle varie regioni italiane, all’età e al genere, e l’80% degli intervistati afferma di desiderare una vita più smart nei prossimi 1-2 anni.


ll mercato dei prodotti smart home è in crescita in Europa e anche l'utenza italiana dimostra di apprezzarli. A suggerirlo è uno studio condotto tra aprile e maggio (2021) dalla società di ricerche Dynata per conto di Netatmo, che produce dispositivi smart.

Nel corso di un decennio l'offerta di dispositivi smart home si è notevolmente ampliata, i prodotti sono diventati sempre più semplici da utilizzare e il prezzo si è progressivamente ridotto, tanto che oggi bastano poche decine di euro per portare a casa un kit con altoparlante, luci e prese intelligenti.


Questi alcuni dei risultati della ricerca:

2 italiani su 3 (25-55 anni) hanno un dispositivo smart lo smart speaker è il prodotto più diffuso. Tra i dispositivi smart home più apprezzati dagli utenti italiani a farla da padrone è lo smart speaker: lo possiedono 6 italiani su 10. Seguono poi i prodotti per l'illuminazione smart - es. luci interne ed esterne, e prese - elettrodomestici e dispositivi di sicurezza ''intelligente":

  • Altoparlante con assistente vocale: 62%

  • Illuminazione: 44%

  • Elettrodomestici: 42%

  • Sicurezza: 41%

  • Riscaldamento: 35%

  • Qualità dell'aria: 25%

  • Esterno e giardinaggio: 18%

Smart home: perchè no

  • Prezzo: 40%

  • Non ne sento il bisogno: 36%

  • Sicurezza dei dati: 24%

  • Difficoltà di installazione: 6%

Smart home perchè sì

  • Comfort: 64%

  • Sicurezza: 38%

  • Automazione: 33%

  • Sostenibilità: 31%

Si rileva anche una buona percentuale di utenti (77%) che ha in programma di comprare almeno un nuovo dispositivo smart home entro fine anno. Le intenzioni di acquisto degli utenti partecipanti al sondaggio si sono concentrate sulle seguenti tipologie di prodotto:

  • Elettrodomestici: 28%

  • Illuminazione: 26%

  • Sicurezza: 24%

  • Qualità dell'aria: 23%

  • Riscaldamento: 20%

  • Altoparlante smart con assistente vocale: 19%

  • Esterno e giardinaggio: 13%


Per un’Etica della Costruzione Futuribile…anche digitale

Ne scrive Angelo Cirbili su Ingegno-web,it


I temi della digitalizzazione esercitano un non secondario fascino all'interno del settore della costruzione e dell'immobiliare in un senso, per così dire autoreferenziale, così come, al contrario, essi si manifestano pure quali fattori abilitanti i valori emergenti: lo sviluppo sostenibile, l'inclusione sociale, l'economia circolare, la neutralità climatica.Si tratta, peraltro, di un settore che necessita di una rigorosa sistematizzazione sul piano delle teorie generali di carattere micro- e macro-economico per acquisire una definitiva legittimità agli occhi dei decisori politici e, soprattutto, delle istituzioni finanziari


Tecnologia


Comolli-Ferrari, uno dei maggiori distributori di soluzioni per l’impiantistica elettrica e idrotermosanitaria, sta realizzando a Novara il “Polo del well living”


Il Polo del Well Living è un progetto di networking no-profit aperto a imprese, università, centri ricerca, enti e associazioni, professionisti e anche singoli individui, che ha come obiettivo di facilitare il lavoro e la collaborazione di una community professionale per integrare tecnologie, servizi, strumenti e competenze e sviluppare una piattaforma evolutiva di soluzioni al servizio dell’individuo per migliorare il suo quotidiano.

Per questo il PWL si propone di fornire servizi avanzati e identificando normative e modelli operativi, integrare experience e standard in un compliance framework, fino a giungere a un processo di certificazione e accreditamento che apporti valore ai partecipanti con lo sviluppo di soluzioni innovative e in termini di identity and trust.


Case history


Si chiama E-Linus, il rivoluzionario sistema di Assistenza domotica firmato Giorni, in partnership con l'Università La Sapienza di Roma e DataWizard. Il progetto finanziato dalla Regione Lazio.


Combattere l'isolamento sociale è una priorità dei servizi di Long Term Care e di cura geriatrica, ai quali si associa l'esigenza di rinnovare i modelli assistenziali preferendo un sistema domiciliare rispetto a quello residenziale od ospedaliero. La tendenza all'Assistenza Domiciliare Integrata si sta fortemente promuovendo anche a causa della diffusione del Coronavirus e trovare soluzioni innovative in tal senso non è solo un beneficio per l'anziano e per i sistemi sanitari, ma anche per familiari e congiunti che in quale modo possono prendersi cura dei propri cari anche se distanti e difficilmente raggiungibili.


E-Linus punta al raggiungimento di tali obbiettivi tramite soluzioni integrate nell'ecosistema della Telemedicina e della Digitai Medicine e grazie al contributo dei partner del progetto si è realizzato un sistema totalmente innovativo che si compone di: - uno Smart Living Environment (SLE) composto da sensori IoT e Wearable per monitorare e supportare le attività di vita quotidiana;

- Algoritmi di Voice e Speech Recognition in grado di riconoscere e classificare mood emotivi, con attenzione ai disagi psicofisici;

- un sistema di Multimodal Detection of Mental States per classificare attività e riconoscere stati di isolamento sociale, che integra ed elabora i segnali provenienti dallo SLE e dal riconoscimento vocale, per un rilevamento complessivo e personalizzato dello stato mentale e fisico dell'utente. Tale soluzione sta ottenendo ottimi riscontri in termini di funzionalità e fruibilità da parte di caregivers professionali e familiari, nonché offre all'utente fragile un servizio innovativo a tutela del suo benessere.

Design


HomePod, l’Assistente intelligente che suona bene

Grazie all’intelligenza di Siri, HomePod mini offre un’esperienza personalizzata e integrata agli utenti iPhone. Siri è in grado di identificare chi sta parlando, così può personalizzare la selezione di musica e podcast in base alle preferenze dell’utente o rispondere a richieste personali, come accedere a messaggi, promemoria, note e appuntamenti in calendario, oppure comporre un numero e rispondere a una chiamata.

HomePod mini semplifica anche la gestione degli accessori di domotica: con semplici comandi vocali è possibile chiedere a Siri di spegnere le luci, alzare o abbassare la temperatura, chiudere le porte o impostare una scena. HomePod mini è un perfetto hub domestico che consente di accedere agli accessori

Un sistema operativo dedicato alla domotica, quindi al controllo a distanza di abitazioni o uffici, è ancora assente all’interno della schiera dei sistemi dell’azienda ma in futuro non si esclude possa esclude possa essere un settore di interesse.


Google Home punta sulla piattaforma

Google Home: questo è il nome della piattaforma unica dedicata alla domotica sviluppata da Google, all'interno della quale sono integrati i dispositivi Android: Nest, l’altoparlante con l'Assistente Google e Assistant.

Hologram Communication Robot, un ologramma che sostituirà Alexa.


Alexa ha un nuovo competitor ed è più carino. Si tratta del nuovo “Hologram Communication Robot” un dispositivo sviluppato dalla società Giapponese Gatebox.

L’azienda che aveva già prodotto e commercializzato la piccola Hikari Aizuma, la mini partner olografica in stile Anime, ha ora deciso di darle una nuova dimensione. Non si tratta di un semplice assistente vocale, ma di un ologramma a grandezza naturale con nuove funzioni. La sua produzione è destinata prevalentemente a mansioni come quelle di assistenza ai clienti nei negozi, di receptionist o guida in particolari strutture.

L’unità sarà dotata di un sensore di profondità che le permetterà di rilevare l’avvicinarsi di una persona, a quel punto il personaggio saluterà, si presenterà e inizierà a illustrare il prodotto o il servizio promosso.


Abiteremo connessi e in modalità smart – anche se abbiamo compreso che il significato di questo termine è esteso e con accezioni molto diverse.


Ne potremo parlare ancora rispetto alle molte applicazioni che scopriremo verificando quanto importante e abilitante siano le tecnologie per i temi dell’inclusività sociale, sostenibilità ambientale e molti altri aspetti della nostra vita quotidiana.

Seguitemi sul sito www.labollani.it/podcast potrete ascoltate le puntate dei temi che più vi interessano e approfondire attraverso i summary.


A presto da #LaBollani

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